Quali documenti servono per una macchina agricola
Il settore agricolo, nel corso del ventesimo secolo, è stato investito da un progressivo processo di meccanizzazione. Fatte salve alcune lavorazioni che non possono non essere realizzate manualmente, la maggior parte dei processi di coltivazione e produzione viene implementata grazie all’utilizzo di specifici macchinari che consentono di aumentare sensibilmente i ritmi di produzione stagionale. Ovviamente, l’acquisto di una o più macchine è un passaggio fondamentale per l’avvio e l’esercizio di un’attività nel settore dell’agricoltura. Per comprare un trattore o un’attrezzatura di altro tipo sono necessari specifici requisiti: vediamo di seguito quale procedura bisogna seguire e quale documentazione produrre per effettuare l’acquisto di un macchinario agricolo.
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Partita IVA per acquisto macchine agricole e non solo
Le norme vigenti in Italia stabiliscono che l’acquisto di una macchina agricola è possibile solo per chi “è titolare di azienda agricola o di impresa che effettua lavorazioni meccanico-agrarie o che esercita la locazione di macchine agricole” (DPR 153/2006). Va anche sottolineato come, secondo le disposizioni del DPR 404 del 2001, “tutti coloro che producono beni destinati alla vendita sono soggetti passivi dell’Imposta sul Valore Aggiunto, (I.V.A.)“. In sintesi, ciò vuol dire che l’acquisto di una macchina agricola è possibile solo per due categorie di acquirenti: gli agricoltori e i locatari di mezzi agricoli. I primi sono i titolari di un’azienda che produce beni (i prodotti agricoli) destinati alla vendita e per tanto sono tenuti ad aprire una partita IVA. Quest’ultima rappresenta quindi il requisito fondamentale per l’imprenditore che voglia acquistare dei macchinari per la propria azienda; la sola eccezione è rappresentata dalle imprese che abbiano un volume d’affari complessivo inferiore a 7.000 euro (purché tale reddito sia proveniente per due terzi da attività agricole).
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Chi e come può chiedere una partita IVA agricola
La partita IVA è un codice numerico per mezzo del quale è possibile identificare in maniera univoca un’attività di impresa. Viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate nel momento in cui viene richiesta una posizione IVA, sia per via telematica che per mezzo di una richiesta da presentare alla Camera di Commercio competente per il territorio.
Tra i soggetti che possono richiedere l’apertura di una partita IVA vi sono tutti quelli che avviano un’attività d’impresa che abbia rilevanza ai fini della riscossione dell’Imposta sul Valore Aggiunto; in particolare tutti i titolari di imprese (di vario genere) e gli esercenti di arti, professionisti e lavoratori autonomi. La richiesta di apertura di una nuova partita IVA va inoltrata all’Agenzia delle Entrate; a seconda del tipo di impresa per la quale viene effettuata (impresa individuale o società) è necessario compilare l’apposito modello. Nello specifico, come riportato sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate “per aprire la partita Iva è necessario compilare il modello di inizio attività“; per le imprese individuali e i lavoratori autonomi il modello da utilizzare è quello AA9/12. I contribuenti devono avvalersi della Comunicazione Unica, da inviare per via telematica o tramite un apposito software al sito di riferimento del Registro delle Imprese.
I regimi fiscali per il pagamento dell’IVA sono tre: esonero, speciale e ordinario. Nel primo caso, l’imposta non è dovuta. Il regime speciale prevede un calcolo forfettario dell’IVA sulla base degli introiti derivati dalla cessione dei prodotti agricoli; il regime ordinario, infine, impone all’imprenditore di tenere un registro contabile e di versare l’imposta come disposto dalle norme fiscali.
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Partita IVA per acquisto usato
L’acquisto di una macchina agricola usata richiede gli stessi requisiti necessari per comprare un macchinario nuovo. L’imprenditore agricolo deve aver aperto una partita IVA ed aver iscritto la propria attività al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale. Per quanto riguarda il mezzo, l’acquirente deve sincerarsi di ricevere i seguenti documenti, a garanzia del proprio acquisto:
- Certificato di conformità. Si tratta di un documento rilasciato direttamente dal costruttore del mezzo: il venditore deve consegnarlo all’acquirente al momento dell’acquisto;
- Allegato tecnico: è il documento che riporta le specifiche tecniche e costruttive del mezzo; anche questo va consegnato all’acquirente quando il macchinario viene venduto;
- Il certificato di iscrizione alla Camera di Commercio;
- Modello 16: documento in cui sono registrati i proprietari del veicolo.
Bisogna poi sottolineare come, di fatti, esistano due categorie di macchinari agricoli: quelli destinati alla circolazione su strada e quelli che invece vengono utilizzati solo all’interno dell’azienda agricola. I primi devono essere immatricolati, altrimenti non possono essere condotti su strade pubbliche; i secondi, invece, non necessitano di immatricolazione. È ovvio che se si acquista un veicolo ‘stradale’ usato da un concessionario, il mezzo risulterà già immatricolato e l’acquirente non dovrà far altro che prendere possesso di tutta la documentazione necessaria.
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Come acquistare all’asta
I macchinari agricoli possono essere acquistati tramite diversi canali. Se l’acquirente opta per un prodotto nuovo, la soluzione migliore è quella di rivolgersi alle aziende specializzate del settore che si occupano della produzione e della distribuzione dei macchinari. Qualora, di contro, la scelta ricada su una macchina agricola usata, un’opzione (oltre i concessionari specializzati) è di certo rappresentata dalle aste che mettono in vendita articoli provenienti da attività in dismissione o in ristrutturazione (aziende che devono rinnovare la propria dotazione). I vantaggi offerti da questo canale sono soprattutto di natura economica, in quanto l’acquisto all’asta offre quasi sempre la possibilità di realizzare un risparmio significativo sul costo complessivo dell’articolo, con la possibilità di gestire in maniera più flessibile le risorse a disposizione e indirizzarle verso altri beni strumentali o altri comparti dell’azienda.
Questa modalità di vendita è approdata anche sul web dove è possibile provare ad acquistare macchinari agricoli di seconda mano per mezzo delle aste online. Per sfruttare questo genere di opportunità è necessario far riferimento a portali specializzati come Logic Bid, sul quale si trovano aste di settore dedicate ai macchinari per uso agricolo. Il potenziale acquirente deve anzitutto registrarsi al portale, indicando sia le credenziali personali sia il nome di un’azienda che verrà riportata nella fattura di pagamento in caso di aggiudicazione dell’articolo all’asta. Completata la procedura, l’utente può iniziare a sfogliare il catalogo online per scegliere al meglio il macchinario all’asta che meglio soddisfa le proprie esigenze. Fatte le dovute valutazioni, di natura sia tecnica che economica (e preso atto delle condizioni di partecipazione alla gara d’asta, specie se queste prevedono il pagamento di un deposito cauzionale), l’utente può procedere a formalizzare l’offerta che ritiene congrua: il sistema di gestione dell’asta elabora l’offerta e, se questa è andata a buon fine, invia una comunicazione di conferma all’indirizzo di posta elettronica indicato in fase di registrazione. La mancata ricezione della mail di conferma vuol dire che la cifra non è stata digitata correttamente oppure è risultata inferiore al prezzo di riserva imposto dal venditore; nel caso in cui non siano queste le cause della mancata comunicazione, è bene contattare l’assistenza clienti del sito.