Saldatrice a filo, come funziona e a cosa serve

In molte lavorazioni industriali si rende spesso necessario effettuare una saldatura di precisione tra due parti metalliche. Per realizzare questo tipo di operazione, è opportuno utilizzare un apposito strumento ovvero una saldatrice. In commercio ne esistono vari tipi, a seconda delle esigenze specifiche e del tipo di lavorazione da effettuare. Tra quelle che consentono di lavorare in maniera veloce ed efficace, sfruttando una specifica tecnologia, c’è la saldatrice a filo continuo: vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere in merito.

  • Cos’è una saldatrice a filo

Una saldatrice a filo continuo (comunemente nota solo come saldatrice a filo) è un tipo di saldatrice che consente di realizzare una saldatura senza dover cambiare l’elettrodo (operazione necessaria nelle procedure di saldature con l’elettrodo). Questo attrezzo deve il suo nome al fatto di utilizzare un filamento per creare il bagno di saldatura, rendendo l’intero processo di lavorazione economico ed efficace.

  • A cosa serve una saldatrice a filo

La saldatrice a filo viene impiegata principalmente per realizzare piccole e grandi saldature, in qualsiasi ambito tale lavorazione si renda necessaria: dalla carrozzerie per auto agli infissi e i serramenti di abitazioni private o locali pubblici, passando per l’assemblaggio di strutture in metallo di medie e grandi dimensioni. In generale, questo tipo di saldatrice si presta meglio alle lavorazioni da interno, poiché il vento potrebbe inficiare la qualità del risultato finale; per tanto, è più adatta alle officine che non ai cantieri a meno di non predisporre apposite strutture temporanee di protezione per evitare inconvenienti durante la lavorazione.

  • Come funziona

Per capire il funzionamento di una saldatrice a filo continuo è necessario anzitutto avere presente quali sono i componenti fondamentali di questo strumento di lavoro:

  • la torcia, ovvero la parte terminale della saldatrice, dal quale viene svolto il filo che consente la saldatura e il gas protettivo;
  • il generatore di corrente che permette di utilizzare lo strumento anche in assenza di un impianto elettrico fisso;
  • una bombola del gas che consente di immagazzinare e trasportare il gas protettivo utilizzato durante il processo di saldatura;
  • una bobina per il filo: più capiente è questo dispositivo per lo stoccaggio e lo svolgimento del filamento, più la postazione di lavoro potrà operare in maniera continuativa ed indipendente.

In generale, le saldatrici a filo continuo funzionano in maniera molto semplice: tra il punto da saldare (opportunamente predisposto in precedenza) e il filo dal quale verrà ottenuto il bagno di saldatura si crea un piccolo arco elettrico, grazie al generatore che alimenta la torcia. Per rendere l’intero processo efficace e sicuro, la torcia emette anche un gas che protegge tutte le parti coinvolte nell’operazione di saldatura, evitando che il bagno di saldatura in uscita dalla torcia, una volta a contatto con l’aria, vada incontro ad una rapida ossidazione che può compromettere, anche in maniera irreparabile, il risultato finale. In aggiunta, l’azione protettiva del gas previene la formazione di scorie.

In base alle caratteristiche del gas, è possibile distinguere due diversi tipi di saldatura: MIG e MAG. Si tratta di due sigle che stanno, rispettivamente, per Metallic Inest Gas e Metallic Active Gas. Nel primo caso, la saldatrice utilizza un gas inerte (una miscela di Argon e anidride carbonica) e può essere impiegata per saldare le leghe leggere, l’acciaio inox e il rame. Nel secondo caso, invece, dalla torcia viene emessa solo anidride carbonica che svolge un ruolo attivo all’interno del processo di saldatura; è ideale per saldare tra loro l’acciaio ed il carbonio.

Esistono poi alcuni modelli di saldatrice più sofisticata che non utilizzano alcun tipo di gas per proteggere l’arco elettrico e il bagno di saldatura. Vengono chiamate saldatrici ‘Flux‘ e sopperiscono all’assenza del MIG o del MAG grazie alla presenza di elementi chimici specifici inclusi all’interno del filo che proteggono il bagno di saldatura dall’ossidazione.

  • Tipi di saldatrice a filo, come scegliere

Quando ci si appresta ad acquistare una saldatrice a filo continuo, sono diversi i fattori da prendere in considerazione per scegliere l’articolo più adatto alle proprie esigenze.

L’aspetto primario è quello che riguarda il tipo di impiego: la saldatrice va scelta in funzione del materiale (o dei materiali) da saldare. Non meno importante è il cosiddetto ‘fattore di marcia‘, un indicatore delle ‘prestazioni’ del dispositivo: il fattore percentuale (su un valore fisso di amperaggio) identifica la divisione del tempo di esercizio della saldatrice; in altre parole, indica – in un segmento fisso di tempo – per quanti secondi avviene la saldatura vera e propria e per quanti secondi bisogna attendere che il bagno si raffreddi.

Da non sottovalutare anche la potenza della saldatrice, che deve essere proporzionale al tipo di impiego, sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo. Il parametro viene misurato in Ampere: una saldatrice di potenza media lavora tra i 40 ed i 130 A; valori superiori di amperaggio sono consigliati per le saldatrici destinate ad utilizzi professionali specifici. Infine, la frequenza e il contesto di impiego può essere un’ulteriore discriminante di scelta: se la saldatrice è destinata ad essere utilizzata quotidianamente, oppure per lavoro, l’acquirente sarà orientato verso un prodotto di qualità superiore mentre se la destinazione è quella di un utilizzo saltuario e personale (per hobby, ad esempio), si potrà optare per una saldatrice più economica oppure per una di seconda mano, purché ancora efficiente ed in buone condizioni.

  • Come acquistarla all’asta

Così come altri tipi di equipaggiamento o macchinario industriale, anche le saldatrici a filo continuo possono essere acquistate all’asta. Da questo punto di vista, il web offre numerose possibilità, sia per chi cerca articoli nuovi sia per chi decide di optare per una saldatrice usata. I prodotti di seconda mano, infatti, rappresentano spesso una buona soluzione, specie per il rapporto tra qualità e prezzo.

I portali specializzati in aste digitali come Logic Bid offrono la possibilità, agli utenti interessati, di individuare ed eventualmente acquistare il prodotto di loro interesse. Per partecipare alla gara d’asta è necessario anzitutto registrarsi al sito creando un profilo personale. In questa fase va indicato anche il nome di un’azienda, dal momento che – in caso di aggiudicazione dell’articolo – sarà quest’ultimo ad essere riportato in fattura. Una volta individuato l’oggetto che corrisponde alle proprie esigenze dal punto di vista tecnico e qualitativo, l’utente può formalizzare la propria offerta e prendere parte all’asta. Se l’offerta è andata a buon fine, l’autore riceve una comunicazione di conferma via e-mail, all’indirizzo indicato in fase di registrazione. In caso contrario, vuol dire che l’offerta non è stata accettata. È possibile che l’importo sia stato digitato in maniera errata oppure che sia stato rifiutato in quanto inferiore al prezzo di riserva imposto dal venditore. Qualora non si fosse verificata nessuna delle ipotesi di cui sopra, si può contattare direttamente l’assistenza.