Il trasporto delle merci è uno degli aspetti di maggiore rilevanza in tutte le attività economiche e commerciali. Esso infatti riguarda sia il passaggio delle materie prime dal luogo di ottenimento a quello di lavorazione sia il trasporto del prodotto finito dal sito di realizzazione ai punti di piccola e grande distribuzione. In altre parole, chi opera nel settore dei trasporti svolge la fondamentale funzione di mettere in comunicazione i punti cruciali della catena produttiva: ecco perché le aziende di trasporti sono così importanti e aprire un’attività del genere può essere particolarmente redditizio.
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Quali sono i requisiti per aprire un’azienda di trasporto
Naturalmente, chi intende avviare un’azienda specializzata in trasporti deve assicurarsi di avere i requisiti necessari. Alcuni sono di carattere burocratico, altri di natura economica e commerciale. In generale, il potenziale titolare di una ditta di trasporti è bene che possieda una buona conoscenza del mercato, della concorrenza e della clientela alla quale intende offrire i propri servizi. In secondo luogo, è bene approntare preliminarmente un business plan, all’interno del quale devono essere predisposti l’investimento iniziale, i costi di gestione e le prospettive di introito. Una scelta cruciale, in questa fase, è rappresentata dall’individuazione della sede dell’impresa, sia per quanto riguarda il settore logistico (i locali per la sosta dei mezzi di trasporto) sia quello gestionale (sede centrale e uffici).
Per quanto riguarda gli adempimenti burocratici, l’avviamento di una ditta di trasporti è subordinato all’iscrizione all’Albo nazionale degli autotrasportatori. “Le imprese che intendono esercitare il trasporto di merci su strada” – si legge sul portale dell’Albo – “devono iscriversi all’albo provinciale degli autotrasportatori di cose per conto terzi tenuto presso l’Ufficio Motorizzazione Civile competente per territorio rispetto alla sede principale/unica dell’impresa”.
Per iscrivere i veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore o pari a 1.5 tonnellate, il richiedente deve presentare i seguenti documenti:
- elenco dei soggetti tenuti al possesso del requisito dell’onorabilità (Allegato 2a);
- dichiarazione sostitutiva relativa al possesso del requisito dell’onorabilità (uno per ciascuno dei soggetti indicati nell’Allegato 2a);
- elenco dei soggetti da sottoporre a verifica antimafia (Allegato 3a);
- dichiarazione sostitutiva di certificazione antimafia (uno per ciascuno dei soggetti indicati nell’Allegato 3a);
- copia del documento di identità del firmatario (in corso di validità e leggibile);
- attestazione del pagamento della Tassa di concessione governativa per un importo pari 168.00 euro.
Se l’iscrizione riguarda mezzi di massa complessiva a pieno carico compresa tra 1.5 e 3.5 tonnellate, la documentazione sopra elencata va integrata con la dichiarazione del gestore dei trasporti e l’attestazione di idoneità finanziaria (ovvero una “certificazione del revisore contabile oppure attestazione polizza di assicurazione professionale oppure attestazione rilasciata da una banca, da compagnie di assicurazione o da intermediari finanziari, autorizzati e iscritti nei relativi albi, sotto forma di garanzia fideiussoria o assicurativa“). Gli stessi documenti devono essere presentati anche per iscrivere veicoli di massa a pieno carico superiore alla soglia di 3.5 tonnellate.
Le cooperative ed i consorzi che intendono avviare un’impresa di trasporto di merci per conto terzi devono integrare la documentazione prevista per le altre domande con una dichiarazione relativa all’elenco delle imprese che costituiscono la cooperativa o il consorzio. Tutti i documenti possono essere scaricati in formato PDF presso l’apposita sezione del sito di riferimento dell’Albo degli Autotrasportatori gestito dal Ministero dei Trasporti.
Gli utenti che si registrano all’Albo digitale possono gestire il pagamento della quota annuale ed avere accesso alla Gestione Istruttoria, per mezzo delle sezioni apposite. Quest’ultima, in particolare, consente “di avviare apposite procedure volte ad accertare l’adeguatezza e la regolarità delle imprese iscritte all’Albo, con particolare riferimento a taluni requisiti quali, tra l’altro, le modalità concrete di svolgimento dell’attività economica, la congruità fra il parco veicolare e il numero dei dipendenti autisti, la regolarità della copertura assicurativa dei veicoli, il controllo della continua rispondenza ai requisiti previsti per l’esercizio della professione“. Le altre funzioni fruibili tramite il portale sono: gestione pedaggi e consultazione dei dati delle imprese, disponibili per gli utenti abilitati, ossia le imprese di autotrasporto iscritte all’Albo.
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Come acquistare i mezzi di trasporto
L’acquisto di uno o più mezzi di trasporto è un passaggio imprescindibile per poter avviare un’azienda di trasporti. Esso viene preceduta da una fase di valutazione che punta ad individuare il prodotto più congruente con le caratteristiche dell’attività aziendale; in altre parole, è necessario scegliere il mezzo più adatto al tipo di trasporto, per dimensioni, capacità e allestimento (nel caso in cui l’oggetto o la materia da trasportare richieda veicoli equipaggiati con dispositivi specifici). Altro fattore da tenere in considerazione è il budget a disposizione dell’azienda, che può condizionare sensibilmente la strategia di acquisto: se le risorse non sono particolarmente ampie sarà necessario gestirle in maniera oculata, specie se l’attività è stata avviata da poco e le voci di spesa sono nettamente superiori a quelle dei ricavi.
Le risorse da destinare alla formazione della flotta di veicoli aziendali possono essere indirizzate all’acquisto di mezzi di trasporto nuovi oppure usati. Entrambe le opzioni presentano alcuni vantaggi e svantaggi. I veicoli nuovi offrono maggiori garanzie e sono generalmente più affidabili ma, di contro, hanno un prezzo molto più elevato e, specie se di più moderna generazione, possono presentare costi di gestione e manutenzione particolarmente elevati. Di contro, i veicoli di seconda mano possono rappresentare un’ottima occasione di coniugare un buon livello di qualità a prezzi di acquisto contenuti.
Tali possibilità possono essere colti anche tramite il web, con le aste digitali. In tal caso ci si affida a portali specializzati quali Logic Bid per prendere parte ad un’asta online in maniera sicura e tutelata. Il primo passo da fare è quello di registrarsi al portale, inserendo sia i dati personali dell’utente sia il nome dell’azienda che poi verrà riportata in fattura in caso di aggiudicazione della gara d’asta. Fatto ciò, il potenziale acquirente può mettersi alla ricerca del prodotto che meglio di adatta alle proprie esigenze e, una volta individuato, formalizzare un’offerta. Prima però l’utente deve prendere visione delle condizioni di partecipazione alla gara e verificare se è necessario versare una caparra a scopo cautelare (e accertarsi della modalità di restituzione della stessa in caso di mancata aggiudicazione dell’articolo all’asta).
A questo punto, è possibile formalizzare un’offerta, inserendo la cifre che si ritiene più opportuna. Se la proposta è stata accettata in buon ordine dal sistema, l’utente che l’ha inoltrata riceverà una email di conferma all’indirizzo indicato in fase di registrazione. Nel caso in cui tale comunicazione non dovesse essere ricevuta, è possibile che l’offerta sia stata respinta perché la cifra dell’importo è stata digitata in maniera errata oppure perché risultata inferiore al prezzo di riserva imposto dal venditore (che è superiore alla base d’asta iniziale). Qualora il problema sia di altra natura, è necessario contattare l’assistenza clienti.