Come altre attività industriali e semi-industriali, anche la falegnameria non può prescindere dalla disponibilità di un’adeguata attrezzatura dalla quale dipende in buona parte la qualità del lavoro e del risultato finale. Una bottega, infatti, piccola o grande che sia deve essere dotata dei macchinari e degli attrezzi necessari a completare una vasta gamma di lavorazioni in legno per passare dalla materia prima al prodotto finale. L’intero processo che va dal taglio sagomato alle rifiniture estetiche deve essere implementato, oltre che con meticolosa attenzione, anche per mezzo degli strumenti adatti.
-
Quali sono i marchi più importanti
Sul mercato operano numerose aziende specializzate nel produrre macchinari e attrezzature per falegnameria. Alcuni marchi si sono consolidati per la qualità del prodotto offerto; tra questi, si possono includere SCM, Hammer, Format4, Felder, Bausola, Casolin, Putsch Meniconi e Valmec. Alcune si occupano esclusivamente di produrre e commercializzare attrezzature professionali per falegnameria industriale e semi-industriale, altre invece producono anche utensili, attrezzi e accessori di vario tipo.
Nel novero dei marchi di riferimento per il settore possono essere inclusi anche Orma Macchine, Stromab, De Stefani, Centauro, Makor Group, Primultini, Mec-Legno, Pribo, Routech, Gabbiani, Minimax e Mahros. Molti utilizzano canali di distribuzione propri, altri si affidano a distributori e concessionari locali.
-
Quali sono gli attrezzi fondamentali
L’attrezzatura da falegnameria comprende una gran varietà di attrezzi, macchinari e utensili. A seconda della mole di lavoro e del tipo di lavorazioni da effettuare, è possibile individuare tre categorie fondamentali:
- macchinari di medie e grandi dimensioni quali squadratrici, fresatrici, macchine tagliatrici, pialle a filo, levigatrici, bordatrici, banchi per giunzione e macchine combinate universali (che consentono di svolgere fino a 5 o 6 operazioni diverse con un solo macchinario);
- elettroutensili (ossia dispositivi alimentati da pile o dalla corrente elettrica) come ad esempio taglierine, levigatrici, troncatrici, avvitatori, pialle, piccole fresatrici, trapani e abrasivi;
- strumenti manuali quali seghetti, scalpelli, pialle a mano, morse e morsetti, pinze, tenaglie, forbici, martelli, mazzuoli, strumenti da tornitura e scultura, raspe e lime; molti di questi attrezzi sono reperibili in commercio in varie dimensioni.
Naturalmente, una bottega da falegname non può prescindere da alcune attrezzature fondamentali, come ad esempio un tavolo da lavoro. Le dimensioni di quest’ultimo dipendono dal genere di lavorazione che si effettua più spesso, o meglio, dal tipo di superfici che il falegname è chiamato a lavorare con maggior frequenza. Per lavori dettagliati su oggetti di piccole e medie dimensioni basterà un tavolo non troppo grande mentre per lavorazioni quali porte e armadi sarà necessario avere a disposizione un piano di lavoro particolarmente ampio. È indispensabile che il piano sia dotato di uno o più dispositivi di bloccaggio, quali cilindri o morsetti, in modo tale da assicurare la parte da trattare per lavorarla con precisione.
Altri strumenti di lavoro indispensabili sono le seghe a filo e le fresatrici, che permettono di sagomare e limare con la massima precisione le tavole e le assi di legno, così da predisporle alle successive fasi di lavorazione. L’utilizzo di pialle e levigatrici è parimenti importante, specie se è necessario lavorare in maniera accurata legni particolarmente ‘duri’.
Gli attrezzi manuali, in genere, vengono impiegati in fase di rifinitura per lavorare su parti minute e perfezionare i dettagli, come ad esempio una scolpitura, un fregio o una modanatura.
-
Come scegliere quelli più adatti alle nostre esigenze
La scelta degli strumenti di lavoro è un passaggio di particolare importanza per il buon successo di qualsiasi attività e, in tal senso, la falegnameria non fa alcuna eccezione. Un principio universalmente valido è quello di cercare di soddisfare il più possibile le specifiche esigenze dell’attività, per evitare problemi di natura tecnica e non solo.
Detto ciò, il primo aspetto da valutare è quello di natura logistica: bisogna prendere anzitutto in considerazione lo spazio dove troveranno collocazione i macchinari; i locali di lavoro dovranno essere abbastanza grandi da ospitare sia le attrezzature sia i materiali, consentendo al lavoratore (o ai lavoratori) di muoversi in maniera comoda e agevole, senza pericoli di sorta.
L’aspetto logistico può influenzare anche le valutazioni di tipo tecnico. Se, ad esempio, non si ha a disposizione un locale particolarmente ampio, si tenderà ad optare per un attrezzatura universale, un banco da lavoro che sia corredato di diverse funzionalità essenziali concentrate su una superficie non particolarmente ingombrante. Se lo spazio non rappresenta un problema, subentra la discriminante qualitativa, relativa al tipo di lavorazione che caratterizzerà l’attività. Una falegnameria che si occupa di infissi in legno, ad esempio, avrà bisogno dell’attrezzatura necessaria per eseguire lavorazioni specifiche (come ad esempio l’unghiatura delle cornici esterne).
Infine, è consigliabile optare sempre per prodotti moderni, affidabili e di buona qualità, in modo tale da assicurare la continuità del lavoro e l’alto livello qualitativo dello stesso. Macchinari scadenti e inadeguati possono rallentare la produzione o pregiudicarne la qualità, con ripercussioni negative sulla clientela e l’immagine dell’azienda.
-
Perché acquistare all’asta
L’acquisto di uno o più macchinari per la propria falegnameria può rappresentare una spesa particolarmente onerosa, soprattutto se si sceglie di acquistare attrezzi e utensili nuovi e se c’è bisogno di allestire un’attività partendo da zero. Per questo, spesso si ricercano soluzioni alternative per ottimizzare le risorse a disposizione. In tal senso, si possono sfruttare le tante occasioni offerte dal web e dai siti che gestiscono aste online di attrezzi, macchinari e beni strumentali. Questi ultimi provengono per lo più da aziende in dismissione o in ristrutturazione e consentono di risparmiare sul prezzo d’acquisto e realizzare un buon affare. In tal modo, si può reinvestire la cifra risparmiata in altri comparti della propria attività.
Come già accennato, gli acquisti all’asta possono essere effettuati anche online: il portale Logic Bid, ad esempio, consente di prendere parte alle gare d’asta per attrezzature e macchinari di vario genere destinati alla lavorazione del legno. È necessario anzitutto registrarsi al sito, inserendo i propri dati anagrafici, un indirizzo di posta elettronica e il nome di un’azienda di riferimento: quest’ultimo verrà riportato sulla fattura di pagamento in caso di aggiudicazione dell’asta. Prima di formulare un’offerta, è bene valutare se l’oggetto all’asta è in grado di rispondere alle proprie esigenze, sia dal punto di vista qualitativo sia da quello economico. Fatte tutte le valutazioni del caso, se si vuole prendere parte alla gara d’asta, bisogna formalizzare un’offerta; se quest’ultima è andata a buon fine ed è stata accettata, l’utente riceve una comunicazione via e-mail all’indirizzo indicato in fase di registrazione. In assenza di tale conferma, è possibile che l’offerta sia stata rifiutata perché l’importo è stato digitato nella maniera errata oppure perché la cifra inserita è risultata inferiore al prezzo di riserva imposto dal venditore. Nel caso non si sia verificata una di queste ipotesi, è possibile che sia subentrato un problema di altra natura per il quale è bene rivolgersi all’assistenza.