Cos’è il compressore e come funziona.
In diverse attività d’impresa si rende necessario l’utilizzo di un compressore, per svolgere una o più fasi di lavorazione; in alcuni contesti rappresenta una parte integrante della dotazione tecnica di base per l’azienda. Per questo è bene conoscere sia tutte le offerte presenti sul mercato, sia il corretto utilizzo del macchinario in base alla destinazione d’uso dello stesso. Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere in merito.
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Cos’è un compressore
Come si legge sulla versione online della Enciclopedia Treccani, i compressori sono “macchine pneumofore ossia operatrici a fluido, adibite alla produzione di aria compressa o alla surcompressione di altri fluidi gassosi“, tra i quali vi sono gas illuminante, gas d’acqua, ammoniaca, anidride carbonica, anidride solforosa, idrogeno, gas ammoniacali, cloruro di metile e cloro-etile. Un compressore si differenzia dalle altre macchine pneumofore, come ad esempio le soffiatrici o i ventilatori, per la capacità di portare la pressione finale del fluido al di sopra delle tre atmosfere.
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A cosa serve un compressore
Per i compressori vi sono numerosi ambiti di utilizzo, in quanto questo tipo di macchinario può essere impiegato per diversi scopi. In linea di principio, un compressore serve a generare, produrre o trasportare aria compressa, in qualsiasi contesto ciò possa essere utile o necessario. L’utilizzo più diffuso e conosciuto di questo macchinario è quello relativo al gonfiaggio dei pneumatici: in tal caso, il compressore è dotato anche di uno strumento di misurazione della pressione, dal momento che esistono valori da rispettare.
Anche gli studi odontoiatrici, ad esempio, fanno ricorso ad un compressore – di dimensioni molto maggiori rispetto a quello adoperare per ripristinare la pressione delle gomme – incassato in una cabina, che include anche gli strumenti di regolazione del macchinario. In questo ambito specifico, macchine del genere servono a far operare tutti gli attrezzi collegati ad una o più poltrone (i quali necessitano di aria compressa per operazioni di sterilizzazione, pulizia e simili); in genere, l’apparato comprende anche un essiccatore integrato ed un silenziatore, così da permetterne anche l’utilizzo da interno. Anche le macchine frigorifere fanno ricorso ai compressori: questi ultimi servono alla circolazione del fluido refrigerante all’interno del circuito.
I principali settori in cui i compressori sono più utilizzati sono i seguenti:
– minerario: servono per lo più per pompare aria in profondità e consentire la ventilazione degli ambienti di scavo;
– agricolo: i compressori aiutano ad effettuare operazioni di irrigazione ad ampio raggio e su vaste porzioni di coltivazione, pompando le quantità d’acqua necessarie;
– automobilistico: turbocompressori e compressori volumetrici vengono applicati ai propulsori a combustione interna per aumentare le prestazioni;
– odontoiatrico e odontotecnico: i macchinari ad aria compressa sono fondamentali per lo svolgimento delle operazioni di routine e non solo;
– gonfiaggio pneumatici per veicoli su ruote;
– refrigerazione domestica ed industriale, in accoppiamento agli apparati frigoriferi che si utilizzano per lo più nel settore alimentare.
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Tipi di compressore
Come già accennato, esistono tanti tipi di compressore ma si possono dividere sostanzialmente in due grandi categorie: volumetrici e dinamici. La sostanziale differenza consiste nel principio fondamentale di funzionamento:
– i compressori volumetrici aspirano una determinata quantità di gas e generano un volume di aria compressa determinata da movimenti meccanici prestabiliti;
– i compressori dinamici, invece, realizzano la medesima funzione ma modulata sulla base della velocità che la macchina riesce ad imprimere al fluido.
Ciascuna categoria comprende diversi tipi di compressore; tra quelli volumetrici figurano:
– il compressore alternativo utilizza il moto alternato di un pistone all’interno di un cilindro per produrre aria compressa;
– i compressori a palette e ad anello liquido sfruttano il moto di rotazione di un rotore all’interno di una sezione circolare; questi dispositivi vengono generalmente utilizzati come pompe a vuoto;
– i compressori a lobi, invece, sfruttano l’azione di due moduli sagomati a forma di lobo, entrambi inclusi in una camera apposita;
– i compressori a vite (o a spirale) sfruttano un elemento caratteristico (una coppia di viti o una spirale) per realizzare la compressione dell’aria.
I compressori volumetrici funzionano secondo un meccanismo in cui un elemento rotate imprime una certa pressione al fluido: maggiore è la velocità di rotazione, maggiore sarà, in proporzione, la pressione dell’aria in uscita dal dispositivo. In genere il dispositivo viene abbinato ad una turbina (ne è un esempio il turbocompressore utilizzato in ambito automobilistico); sono generalmente impiegati per ottenere pressioni finali dai valori molto elevati (15 atmosfere effettive).
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Come scegliere un compressore
Scegliere un compressore da acquistare non è semplice, in quanto bisogna valutare attentamente diversi fattori, così da individuare l’articolo che meglio si adatta alla proprie esigenze e, cosa più importante, alla destinazione d’uso. L’ambito di impiego è il primo elemento discriminante: bisogna infatti distinguere tra i macchinari destinati all’utilizzo domestico da quelli adatti ad un impiego di tipo industriale. Ciò si traduce, in concreto, in una scelta congruente con l’applicazione del macchinario in base alla potenza ed alla quantità di aria compressa necessarie.
Il secondo fattore da valutare è l’impianto elettrico, che deve essere adeguato alle specifiche tecniche del macchinario; per quelli più potenti, un sistema trifase rappresenta la soluzione più appropriata rispetto agli impianti monofase (la differenzia sostanziale sta nel voltaggio di ciascuno). In aggiunta, è necessario tener conto della rumorosità dell’apparecchio in relazione all’ambiente di utilizzo: per gli allestimenti da interno (per lo più fissi) è consigliabile optare per apparecchiature silenziose (o dotate di silenziatore) mentre c’è più margine, da questo punto di vista, per i compressori destinati ad un utilizzo esterno.
Non va sottovalutato un ulteriore fattore di valutazione: l’aria che circola nell’ambiente in cui verrà collocato il compressore. Si tratta di un aspetto da tenere in considerazione perché il compressore aspira l’aria, ed è necessario che sia pulita (a tal proposito è possibile installare un essiccatore o un separatore olio-acqua). Infine, bisogna considerare l’aspetto logistico complessivo: facilità di installazione ed utilizzo, eventuali adeguamenti tecnici di impianti e locali ed altri aspetti.
I compressori sono tra i macchinari che possono essere acquistati anche online, non solo presso gli store specializzati ma anche sui portali che gestiscono le aste giudiziarie, dove vengono messi all’asta articoli provenienti da società in liquidazione o in ristrutturazione. Portali come Logic Bid offrono servizi di intermediazione, consentendo agli utenti interessati di prendere parte alla gara d’asta previa registrazione di un profilo personale sul sito dove si trovano sezioni apposite per i macchinari come i compressori. Dopo aver completato la registrazione, l’utente può formulare la propria offerta (tenendo presente le condizioni di partecipazione alla gara d’asta): se è andata a buon fine, riceverà una conferma all’indirizzo e-mail inserito in fase di registrazione; in caso contrario è possibile che le cifre siano state digitate in modo errato oppure l’offerta sia risultata inferiore al prezzo di riserva.