Aste Giudiziarie – Logic Bid https://www.logicbid.com/blog Tutte le news sul mondo delle aste giudiziarie dedicate al settore industriale e non solo. Resta aggiornato su tutte le novità Sun, 29 Dec 2019 10:28:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.2.21 Idropulitrice, a cosa serve e come scegliere https://www.logicbid.com/blog/idropulitrice-modelli-prezzi/ Fri, 27 Dec 2019 13:05:20 +0000 https://www.logicbid.com/blog/?p=655 A cosa serve l’idropulitrice, come si utilizza e quale scegliere Diversi tipi di aziende si caratterizzano per la realizzazione di cicli produttivi che richiedono un elevato standard di igiene all’interno di tutti i locali e gli ambienti deputati alle varie fasi di produzione. A livello professionale, l’igienizzazione deve essere effettuata con strumenti adeguati, in grado di eseguire una pulizia tanto efficace quanto veloce, come ad esempio l’idropulitrice. Idropulitrice cos’è e a cosa serve Una idropulitrice ...

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A cosa serve l’idropulitrice, come si utilizza e quale scegliere

Diversi tipi di aziende si caratterizzano per la realizzazione di cicli produttivi che richiedono un elevato standard di igiene all’interno di tutti i locali e gli ambienti deputati alle varie fasi di produzione. A livello professionale, l’igienizzazione deve essere effettuata con strumenti adeguati, in grado di eseguire una pulizia tanto efficace quanto veloce, come ad esempio l’idropulitrice.

  • Idropulitrice cos’è e a cosa serve

Una idropulitrice è un macchinario utensile utilizzato per la pulizia di locali, ambienti, macchinari e particolari tipi di oggetti. Come suggerisce il nome stesso, utilizza l’acqua (sia calda che fredda) come principale prodotto pulente; questo tipo di dispositivo può essere adoperato sia in ambito privato che professionale in quanto risulta generalmente piuttosto semplice da utilizzare. Le idropulitrici possono essere impiegate in una vasta gamma di contesti: molto spesso vengono adoperate per pulire le carrozzerie delle autovetture (oltre ai pneumatici) oppure le superfici di pubblico utilizzo, come ad esempio strade, piazze e marciapiedi; talvolta è possibile usare una piccola idropulitrice anche per pulire le pareti esterne di una casa o il portone del garage.

  • Come funziona un’idropulitrice

Il funzionamento di una idropulitrice è piuttosto semplice. Il macchinario è composto da un serbatoio d’acqua, un propulsore compatto, una pompa dotata di valvola e ugello e una serpentina per riscaldare il gettito (presente solo nei modelli che operano ad acqua calda). Il motore aziona una pompa che, grazie a dei pistoni, mette in pressione l’acqua; quest’ultima viene indirizzata in una canna (di solito costituita da un tubo di gomma e una parte terminale rigida) che consente di indirizzare il getto d’acqua pressurizzata dove è necessario sfruttarne la potenza per rimuovere lo sporco; il grado di pressione viene determinato dall’apertura di una valvola. In genere, le idropulitrici sfruttano due tipi di alimentazione: elettrica o a combustione interna. Nel primo caso, sono dotate di presa elettrica e vanno collegate ad una fonte di alimentazione; nel secondo caso, invece, sono autonome e necessitano soltanto del carburante per essere adoperate.

  • Come scegliere l’idropulitrice

La scelta di una idropulitrice deve tener conto di diversi fattori. Da un lato, vi sono le caratteristiche tecniche, costruttive e funzionali del macchinario; dall’altro bisogna considerare la destinazione d’uso. Sulla base di quest’ultima, in genere, si effettuano una serie di valutazioni e si individuano le caratteristiche più congeniali al tipo di pulitura da effettuare.

Le idropulitrici si differenziano per diverse caratteristiche: la pressione, la portata, la temperatura dell’acqua, il sistema di alimentazione e le componenti accessorie. Per operazioni di pulizia su strade, marciapiedi e simili – ad esempio – è preferibile optare per un macchinario che sfrutti un sistema di alimentazione indipendente, una elevata pressione di esercizio e una portata considerevole. Queste caratteristiche sono più adatte a pulizie su larga scala, da effettuare in tempi relativamente brevi.

Nel caso in cui sia necessario utilizzare la idropulitrice su oggetti più delicati (magari perché verniciati o trattati in maniera particolare) è consigliabile optare per un macchinari che operi ad acqua calda a pressioni più basse, così da ottenere un pulizia accurata che non danneggi le superfici da pulire.

Anche la fonte di alimentazione gioca un ruolo importante in tal senso: le idropulitrici elettriche sono più adatte a puliture di interni, dove è più semplice raggiungere una presa di corrente. Per utilizzi da esterno, i macchinari con motore a combustione sono più indicati in quanto consentono una maggiore autonomia di movimento.

  • Idropulitrice: quale marca scegliere

Sono numerose le marche specializzate nella produzione e nella commercializzazione di idropulitrici; le aziende, sia italiane che straniere, leader del settore sono: Karcher, Annovi & Reverberi, Comet, Black+Decker e Bosch. Ciascuna produce attrezzature di ogni tipo, dai modelli più economici – adatti al semplice uso domestico – a quelli più costosi, destinati prevalentemente ad essere impiegate in ambito professionale.

  • Idropulitrice prezzi e perché acquistare all’asta

Le idropulitrici in vendita coprono un vasto range di prezzi, almeno per quanto concerne gli apparecchi nuovi. In commercio, infatti, è possibile reperire un’ampia gamma di articoli il cui costo varia, anche sensibilmente, a seconda delle caratteristiche tecniche e funzionali. In generale, sia presso i negozi fisici che gli store online specializzati, le idropulitrici più economiche possono essere acquistate anche a 60 euro (si tratta quasi sempre di idropulitrici ad acqua fredda piuttosto basilari) mentre quelle più costose possono raggiungere prezzi superiori ai 1.500 euro. I modelli più cari offrono elevate prestazioni, numerose funzionalità e dispositivi accessori (come ad esempio un avvolgitubo) e per questo presentano un costo più alto.

Nel caso in cui sia necessario acquistare un quantitativo importante di dispositivi di quest’ultimo tipo, per contenere i costi è possibile optare per modelli di seconda mano, acquistabili anche online tramite i siti specializzati in aste giudiziarie, come ad esempio Logic Bid. Portali del genere offrono un servizio di intermediazione che tutela gli interessi dei potenziali acquirenti benché non detenga alcun diritto di proprietà sugli articoli in vendita all’asta.

La procedura per partecipare ad un’asta online è molto semplice. Anzitutto è necessario iscriversi al portale, inserendo le credenziali dell’utente e il nome dell’azienda al quale appartiene (che verrà riportato in fattura in caso di aggiudicazione del prodotto all’asta). Fatto ciò, l’utente passa in rassegna le varie sezioni dedicate a specifiche tipologie di articolo e quando ha individuato quello di proprio interesse, può procedere alla formalizzazione di un’offerta. Naturalmente, prima è necessario che esegua tutte le valutazioni del caso (soprattutto il rapporto tra qualità e prezzo) e, soprattutto, prenda coscienza delle condizioni di partecipazione alla gara d’asta, che spesso prevedono il versamento preventivo di un deposito cauzionale che verrà poi rimborsato in caso di mancato aggiudicazione del prodotto. Una volta formalizzata l’offerta, l’utente riceve una e-mail di conferma all’indirizzo inserito in fase di registrazione; nel caso in cui tale e-mail non dovesse arrivare, è possibile che l’importo della somma offerta non sia stato digitato correttamente oppure potrebbe essere risultato inferiore al prezzo di riserva imposto dal venditore dell’articolo. Qualora nessuno dei due casi appena menzionati spieghi la mancata ricezione della e-mail di conferma, è consigliabile contattare il servizio assistenza del portale.

L’acquisto all’asta può offrire diversi vantaggi all’acquirente: il primo è di natura economica, in quanto consente di comprare un prodotto di buona qualità ed in buone condizioni ad un prezzo inferiore a quello di acquisto al nuovo. Il margine di risparmio si riflette positivamente anche sulle attività e sul bilancio dell’azienda, poiché le risorse possono essere meglio impiegate in altro modo, comprando più attrezzature o destinando parte del budget ad altri tipi di investimento. In aggiunta, le aste online permettono di ridurre i tempi e di effettuare gli acquisti in maniera estremamente rapida, senza bisogno di recarsi presso un negozio fisico.

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Asta con incanto e senza incanto, le differenze https://www.logicbid.com/blog/asta-con-incanto-senza-differenze/ Fri, 25 Oct 2019 19:07:08 +0000 https://www.logicbid.com/blog/?p=571 L’asta è una modalità di acquisto di beni di varia origine e provenienza che segue regole e principi ben definiti. Non si tratta, in termini generali, di una procedura particolarmente complicata ma poiché trova applicazioni in diversi ambiti, non sempre funziona allo stesso modo. In linea di principio, nell’ambito di una gara d’asta c’è un bene messo in vendita; il venditore o un’autorità addetta all’esecuzione impone un prezzo iniziale (la cosiddetta base d’asta) e – eventualmente ...

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L’asta è una modalità di acquisto di beni di varia origine e provenienza che segue regole e principi ben definiti. Non si tratta, in termini generali, di una procedura particolarmente complicata ma poiché trova applicazioni in diversi ambiti, non sempre funziona allo stesso modo. In linea di principio, nell’ambito di una gara d’asta c’è un bene messo in vendita; il venditore o un’autorità addetta all’esecuzione impone un prezzo iniziale (la cosiddetta base d’asta) e – eventualmente – un prezzo di riserva, di solito maggiore rispetto a quello di partenza, che permetta un minimo margine di guadagno o riduca quello di perdita.

I soggetti interessati a prendere parte all’asta possono formulare la propria offerta sulla base di specifiche valutazioni (rapporto tra qualità e prezzo ma non solo), proponendo una cifra che ritengono congrua rispetto al valore fissato dell’oggetto (e quello del mercato corrente). Se più offerenti sono interessati al medesimo articolo può generarsi una competizione al rialzo fin quando un’offerta non risulti ‘vincente’, ossia nessun altro offerente rilancia con una cifra più alta (il margine di rialzo è proporzionato alla ‘consistenza’ delle offerte), entro determinati termini temporali. Per motivi di trasparenza, l’asta (anche in forma online) è affidata ad un intermediario, che impone precise regole alla partecipazione alla gara (registrazione dei dati anagrafici, caparra e così via), tanto per le aste fisiche quanto per quelle digitali: per queste ultime vi sono portali specializzati come Logic Bid che tutelano gli utenti.

Al netto delle differenze ‘settoriali’, le aste possono dividersi in due grandi tipologie: ‘senza incanto‘ e ‘con incanto‘. Vediamo di seguito qual è la differenza tra le due modalità. Prima è necessario spiegare il concetto di ‘pubblico incanto‘ che, nell’ordinamento giuridico italiano, rientra nel diritto penale e identifica una gara pubblica bandita per la vendita di un bene. Si parla di ‘incanto’ quando i soggetti partecipanti alla gara d’asta hanno la possibilità di formulare più offerte successive, aumentandole. In altre parole, la vendita all’incanto è un’asta al rilancio.

  • Aste senza incanto

In generale, si parla di asta o vendita senza incanto quando i soggetti interessati presentano un’offerta in busta chiusa. Il Codice di Procedura Civile regolamenta la procedura d’asta senza incanto per beni pignorati. In casi del genere non è il proprietario, in qualità di venditore, a imporre una base d’asta ma è il giudice a fissare il valore del bene pignorato e, per tanto, ad individuare la cifra iniziale.

Ognuno, tranne il debitore” – si legge all’articolo 571 – “è ammesso a offrire per l’acquisto dell’immobile pignorato personalmente o a mezzo di procuratore legale anche a norma dell’articolo 579, ultimo comma. L’offerente deve presentare nella cancelleria dichiarazione contenente l’indicazione del prezzo, del tempo e modo del pagamento e ogni altro elemento utile alla valutazione dell’offerta“. L’offerta non è valida se presentata oltre il limite consentito oppure se il giudice ordina che il bene venga venduto per mezzo di un’asta con incanto. In tal caso, l’offerta non è più irrevocabile.

Lo stesso articolo dispone che “l’offerta deve essere depositata in busta chiusa all’esterno della quale sono annotati, a cura del cancelliere ricevente, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell’esecuzione o del professionista delegato e la data dell’udienza fissata per l’esame delle offerte“.

Nel caso in cui vi siano più offerte, il giudice può chiedere agli offerenti di prendere parte ad una gara; se questi non danno la propria adesione, il giudice può “disporre la vendita a favore del maggiore offerente oppure ordinare l’incanto“.

  • Aste con incanto

L’asta con incanto viene definita come ‘Vendita all’incanto’ dall’articolo 534 del Codice di procedura civile. In particolare, il dispositivo stabilisce che “quando la vendita deve essere fatta ai pubblici incanti, il giudice dell’esecuzione, col provvedimento di cui all’articolo 530, stabilisce il giorno, l’ora e il luogo in cui deve eseguirsi, e ne affida l’esecuzione al cancelliere o all’ufficiale giudiziario o a un istituto all’uopo autorizzato“.

Nello stesso provvedimento” – si legge al comma 2 del medesimo articolo –  “il giudice dell’esecuzione può disporre che, oltre alla pubblicità prevista dal primo comma dell’articolo 490, sia data anche una pubblicità straordinaria a norma del comma terzo dello stesso articolo“.

La procedura per l’asta all’incanto prevede diverse fasi ben precise:

  • la determinazione del prezzo base dell’incanto (ossia la base d’asta); come stabilito dal comma 1 dell’articolo 535 del Codice di procedura civile, “se il valore delle cose risulta da listino di borsa o di mercato, il prezzo base è determinato dal minimo del giorno precedente alla vendita“. In ogni altro caso, il giudice dell’esecuzione può rivolgersi ad un esperto per far eseguire una stima del valore del bene e decidere se lo stesso vada messo all’asta per intero o dopo essere stato diviso in più lotti separati;
  • le modalità dell’incanto, ossia aggiudicazione dell’asta. Viene disciplinata dall’articolo 537 del Codice di procedura civile, secondo il quale “l’aggiudicazione al maggiore offerente segue quando, dopo una duplice pubblica enunciazione del prezzo raggiunto, non è fatta una maggiore offerta“;
  • il nuovo incanto si verifica quando l’oggetto resta invenduto; in tal caso, il soggetto al quale è affidata l’esecuzione può rimetterlo in vendita; secondo quanto stabilito dall’articolo 540 del Codice di procedura civile, si procede ad un nuovo incanto anche quando la somma dovuta non risulta pagata;
  • offerte dopo l’incanto. Al termine dell’asta è possibile formulare una nuova offerta ma questa deve essere presentata non oltre dieci giorni e deve superare di almeno un quinto la cifra più alta offerta precedentemente; questo tipo di offerta può essere formulata sono dopo il versamento di una cauzione maggiore di quella iniziale; in tal modo, anche i partecipanti alla prima gara d’asta possono partecipare formulando una nuova offerta, ma solo dopo aver integrato la somma cauzionale necessaria.

Volendo quindi ricapitolare brevemente, le differenze tra asta all’incanto e senza incanto si possono riassumere come segue:

  • la vendita all’incanto è un’asta pubblica in cui i partecipanti formulano offerte crescenti;
  • la vendita senza incanto è una gara pubblica in cui i partecipanti formulano offerte in busta chiusa;
  • nelle aste all’incanto c’è possibilità di rilanciare di un quinto entro dieci giorni dalla chiusura della gara, anche per chi vi ha già partecipato;
  • nelle aste senza incanto, un offerente può aggiudicarsi definitivamente il bene in maniera immediata, senza il rischio di un nuovo rilancio.

Va inoltre sottolineato come nell’ambito di un’asta giudiziaria, chi si aggiudica il bene, deve saldare il proprio debito (ossia versare la somma pari all’offerta risultata vincente) entro un termine di 120 giorni. Se entro questo lasso di tempo, il pagamento è stato fatto per intero, il giudice dell’esecuzione provvede al trasferimento del bene pignorato al vincitore della gara d’asta. In caso contrario, il bene può essere rimesso in vendita, con o senza incanto, in base a quanto stabilito dal giudice.

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Come diventare imprenditore edile https://www.logicbid.com/blog/come-diventare-imprenditore-edile/ Fri, 20 Sep 2019 18:21:22 +0000 https://www.logicbid.com/blog/?p=527 Il settore dell’edilizia rappresenta da sempre un’opportunità per chi vuole investire o intraprendere un’attività in proprio. Ciò nonostante, è bene tener presente che – come in altri settori – è necessario essere in possesso di specifici requisiti e risorse; inoltre, per avere maggiori garanzie sulla buona riuscita dell’impresa, è quantomeno consigliabile effettuare valutazioni attente ed approfondite, che riguardano sia la specializzazione dell’attività, sia l’ambito, sia le risorse economiche e finanziare da immettere nell’azienda. Vediamo di ...

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Il settore dell’edilizia rappresenta da sempre un’opportunità per chi vuole investire o intraprendere un’attività in proprio. Ciò nonostante, è bene tener presente che – come in altri settori – è necessario essere in possesso di specifici requisiti e risorse; inoltre, per avere maggiori garanzie sulla buona riuscita dell’impresa, è quantomeno consigliabile effettuare valutazioni attente ed approfondite, che riguardano sia la specializzazione dell’attività, sia l’ambito, sia le risorse economiche e finanziare da immettere nell’azienda. Vediamo di seguito come diventare imprenditore edile passo per passo.

  • Quali competenze deve avere un imprenditore edile

Il settore edilizio, pur con le sue peculiarità, non è particolarmente differente da altri settori dell’imprenditoria. Ciò vuol dire che chi intende avviare un’impresa edile deve essere consapevole di tutto quanto questa decisione comporta, oltre a dover essere a conoscenza delle caratteristiche del contesto in cui si muoverà l’azienda e del mercato (inclusa la presenza di soggetti potenzialmente concorrenti).

Più in generale, come ogni altro businessman, l’imprenditore edile deve essere in possesso di una serie di caratteristiche morali, personali e professionali che gli consentano di svolgere al meglio il proprio ruolo: capacità decisionale, leadership, competenze tecniche e gestionali, capacità di problem solving e di rapportarsi con interlocutori di vario tipo (risorse umane, forza lavoro, fornitori, consulenti).

  • Come scegliere l’attività

Un’impresa edile deve anzitutto avere un indirizzo ed un ambito di operatività ben precisi. Per tanto, il primo passo da compiere consiste nello scegliere se l’impresa sarà attiva nel settore pubblico, nel settore privato oppure in entrambi (settore misto).

Per avviare un’attività edile in ambito pubblico è necessario essere in possesso di una serie di requisiti economici, tecnici e professionali più specifici di quelli che servono per avviare un’impresa destinata ad operare nel settore privato. Anche, se non soprattutto, per questa ragione, chi decide di avviare un’attività di azienda in ambito edilizio predilige spesso e volentieri il settore privato a quello pubblico. Non va sottovalutata, in questa fase di valutazioni preliminari, il contributo di una consulenza specialistica che possa orientare e supportare le scelte strategiche, in un senso o nell’altro.

  • Come avviare un’attività edile

Per mettere in piedi un’attività edile bisogna far fronte a vari adempimenti burocratici, in modo tale da regolamentare sia la posizione dell’azienda sia quella delle persone che, a vario titolo, vi lavorano all’interno. Prima di affrontare l’aspetto strettamente burocratico relativo all’avvio dell’impresa, bisogna anche sottolineare che spesso vi sono bandi di concorso o incentivi (spesso riservati agli aspiranti imprenditori più giovani) volti a promuovere la costituzione di un’azienda edile: per questo è bene monitorare i canali che veicolano questo genere di informazioni.

Dal punto di vista degli adempimenti burocratici, l’apertura di un’impresa edile passa attraverso una serie di step necessari:

  • apertura di una partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate;
  • iscrizione dell’attività al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per la località in cui sorgerà la sede dell’impresa;
  • iscrizione all’INPS ed all’INAIL, sia per il titolare dell’azienda che per i suoi dipendenti per la regolarizzazione delle posizioni contributive, assicurative ed infortunistiche;
  • ottenimento del certificato BDNA (Banca Dati Nazionale Antimafia) per certificare l’estraneità dell’impresa rispetto ad attività di natura illecita; in tal modo, l’azienda sarà ammessa a prendere parte ai bandi ed agli appalti indetti dalle Pubbliche Amministrazioni;
  • presentazione della dichiarazione di inizio dell’attività presso il Comune dove la stessa avrà sede;
  • compilazione del certificato della ASL relativa al rispetto delle norme igienico – sanitarie;
  • ottenimento dell’autorizzazione ad esporre l’insegna dell’azienda con pagamento della relativa tassa.

Quelli sopra elencati rappresentano passaggi ‘obbligati’ per poter avviare in maniera legale e trasparente un’attività edile. Altri aspetti fondamentali riguardano i costi da sostenere: poiché questo tipo di impresa può richiedere fin da subito ingenti investimenti e risorse – per macchinari, beni strumentali e manodopera – è quantomeno consigliabile approntare un business plan che contempli spese iniziali, costi di gestione ordinaria ed eventuali contromisure per far fronte a potenziali situazioni di difficoltà. Tutte queste informazioni possono risultare utili per ottenere un finanziamento – a patto di poter dimostrare la necessaria solidità finanziaria – grazie al quale avviare l’attività.

  • Il costo di un’attività

Si è già accennato a quanto sia rilevante la voce ‘costi‘ per un’azienda in generale ed un’impresa edile in particolare. Per ciascuna fase del processo di costituzione dell’azienda vanno messe in conto spese specifiche, necessarie allo sviluppo di ogni settore dell’attività.

Poiché l’azienda ha bisogno di una sede fisica, una dei costi da sostenere in primo luogo riguarda l’acquisto – o l’affitto – dei locali atti ad ospitare le attività contabili, amministrative e gestionali. Uffici già arredati possono rappresentare una soluzione più onerosa nell’immediato ma, di contro, permettono di ottimizzare i tempi, in modo tale da poter dedicare maggiori energie all’organizzazione interna dell’azienda.

Non meno importante, naturalmente, è l’acquisto dei macchinari necessari allo svolgimento delle attività di cui si occuperà l’impresa. A tal proposito, vanno fatte le valutazioni del caso: la scelta tra nuovo ed usato, ad esempio, può essere legata alle necessità ed alle possibilità di spesa del momento. Inoltre, va tenuto presente che il settore edilizio è piuttosto variegato, dal momento che ogni lavorazione può richiedere uno o più macchinari specifici indispensabili per realizzare una singola fase o l’intera opera affidata all’impresa.

  • Acquistare i mezzi di produzione a prezzi convenienti all’asta

L’acquisto di macchinari o di altri beni strumentali è ciò che consente all’impresa edile di esercitare concretamente la propria attività. Ragion per cui, si tratta di un passaggio importante da non sottovalutare. Le aziende specializzate rappresentano il principale canale di riferimento per l’acquisto di macchinari appositi ma anche il web offre numerose possibilità, soprattutto se ci si rivolge al mercato dell’usato ed in particolare al settore delle aste online.

Molto spesso, infatti, si trovano in vendita articoli provenienti da attività in dismissione o in ristrutturazione che possono rappresentare un’occasione molto vantaggiosa per chi acquista. Per partecipare in maniera sicura a questo genere di aste è bene affidarsi ad un portale specializzato come Logic Big, attraverso il quale è possibile prendere parte ad asta digitali di ogni genere.

Il primo passo consiste nel registrarsi al portale, indicando i dati dell’utente o dell’azienda (quest’ultima va indicata in ogni caso, dal momento che sarà riportata sulla fattura in caso di aggiudicazione all’asta) e un indirizzo di posta elettronica. Una volta completata questa fase e individuato l’articolo all’asta di proprio interesse, l’utente può inoltrare la propria offerta (se ritiene le condizioni di acquisto vantaggiose): se quest’ultima è andata a buon fine ed è stata accettata, riceverà un messaggio di conferma allo stesso indirizzo e-mail indicato in fase di registrazione. In caso contrario, potrebbe essersi verificato un problema: la somma dell’offerta non è stata digitata nella maniera corretta oppure l’importo è inferiore al prezzo di riserva imposto dal venditore (quasi sempre si tratta di una cifra superiore alla base d’asta).

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Licenza conto terzi, cos’è e a cosa serve https://www.logicbid.com/blog/licenza-conto-terzi/ Fri, 13 Sep 2019 05:00:43 +0000 https://www.logicbid.com/blog/?p=515 Il movimento di beni, merci ed oggetti è una delle fasi più importanti di ogni ciclo economico. La mobilità delle materie prime, così come del prodotto finito, rappresenta il fattore in grado di mettere in contatto fornitori ed acquirenti, produttori e distributori, facendo sì che il processo che va dalla lavorazione della materia prima alla distribuzione possa completarsi. Non tutte le aziende, però, possono farsi carico del trasporto delle merci o dei prodotti, per motivi ...

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Il movimento di beni, merci ed oggetti è una delle fasi più importanti di ogni ciclo economico. La mobilità delle materie prime, così come del prodotto finito, rappresenta il fattore in grado di mettere in contatto fornitori ed acquirenti, produttori e distributori, facendo sì che il processo che va dalla lavorazione della materia prima alla distribuzione possa completarsi. Non tutte le aziende, però, possono farsi carico del trasporto delle merci o dei prodotti, per motivi che possono essere di natura tecnica, economica o logistica. Per questo, imprese specializzate offrono un servizio specifico – il trasporto per conto terzi – in grado di soddisfare tale necessità.

  • Trasporto conto terzi, cos’è

Il trasporto per conto terzi è un’attività professionale che consiste nel fornire un servizio di trasporto su strada a favore di un soggetto terzo a fronte di un corrispettivo. Chi intende effettuare questo tipo di trasporto deve essere in possesso di un’apposita licenza, così come disposto disciplinato dal Regolamento Europeo (CE) n. 1071/2009 e dalla Legge n. 35 del 04/04/2012, che costituiscono i principali riferimenti normativi in materia.

Per fare un esempio concreto di trasporto conto terzi basti pensare ad un’azienda che produce un qualsiasi tipo di bene. Affinché il ciclo produttivo sia completo, è necessario avere a disposizione in sede una grande quantità di un dato elemento, oppure un organo o un dispositivo, che verrà lavorato o assemblato in loco. Il recapito o la presa in consegna di questo genere di oggetti, da o verso l’azienda (che rappresenta il soggetto ‘terzo’) costituisce il servizio di trasporto per conto terzi. Esso può essere realizzato mediante autoveicoli o rimorchi, nel rispetto delle prescrizioni stabilite dalle normative vigenti.

  • A cosa serve la licenza conto terzi e come ottenerla

La licenza menzionata in precedenza è l’autorizzazione necessaria a svolgere l’attività di trasporto merci per conto terzi. Essa consiste nella formalizzazione dell’iscrizione all’albo provinciale degli autotrasportatori di cose per conto terzi da effettuare mediante apposita documentazione.

  • Cosa dice la legge

Come già accennato, il principale riferimento normativo è costituito dalla Legge n. 35 del 4 aprile 2012 (“Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5: Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo“), assieme al Regolamento Europeo (CE) n. 1071/2009.

Quest’ultimo, all’articolo 2, definisce la “professione di trasportatore di merci su strada” come “la professione di un’impresa che esegue, mediante veicoli a motore singoli oppure insiemi di veicoli accoppiati, il trasporto di merci per conto di terzi“. Nell’articolo successivo vengono elencati i requisiti che un’impresa deve dimostrare di possedere per poter esercitare l’attività di trasporto conto terzi:

  • avere una sede stabile ed effettiva in uno degli Stati membri della Comunità Europea;
  • essere onorabili;
  • essere in possesso di un’adeguata idoneità finanziaria;
  • essere in possesso della necessaria idoneità professionale.

Gli Stati membri, si legge ancora nel Regolamento, hanno la facoltà di imporre requisiti aggiuntivi che le imprese devono rispettare per effettuare legalmente questo tipo di attività. L’impresa deve indicare almeno un soggetto onorabile e in possesso della qualifica professionale per poter esercitare la professione; il soggetto assume la qualifica di ‘gestore dei trasporti‘ e, in quanto tale, deve dirigere “effettivamente e continuativamente le attività di trasporto dell’impresa“, avere un legame di qualche natura con la stessa (dipendente, direttore, proprietario, azionista o simili) ed essere residente in un paese della Comunità Europea.

La mancata indicazione di un gestore dei trasporti impedisce all’impresa di esercitare l’attività di trasporto, a meno di non indicare una persona fisica che rispetti i requisiti per assolvere alla funzione di gestore e sia abilitata per contratto ad esercitarne le funzioni. Il Regolamento elenca anche le condizioni necessarie per soddisfare i requisiti elencati nell’articolo 3.

  • Come ottenere la licenza

Per ottenere la licenza conto terzi è necessario iscriversi all’albo provinciale degli autotrasportatori di cose per conto terzi che viene tenuto presso gli uffici della Motorizzazione Civile competenti per il territorio rispetto alla sede dell’impresa che inoltra la richiesta. La modulistica necessaria può essere scaricata in formato PDF dal sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (www.mit.gov.it).

Nel modulo di richiesta (Allegato 1) bisogna indicare:

  • la Provincia di riferimento;
  • i dati anagrafici del titolare dell’impresa o del legale rappresentante;
  • i dati dell’impresa per la quale si richiede l’iscrizione;
  • la massa complessiva dei veicoli impiegati per l’attività di autotrasporto;
  • il possesso della cittadinanza di uno Stato membro o il possesso di regolare permesso di soggiorno;
  • il possesso di tutti i requisiti necessari (onorabilità, idoneità finanziaria e professionale);
  • il possesso dell’attestato di frequenza del corso di formazione per autotrasportatore.

È possibile, inoltre, indicare gli estremi di uno studio di consulenza o di un’associazione di categoria che ha preso in carico la pratica. Sul modulo va apposta una marca da bollo da 16 euro.

Se l’impresa utilizza veicoli la cui massa a pieno carico non supera le 1.5 tonnellate, la domanda va corredata di:

  • Allegato 2a – elenco dei soggetti tenuti al possesso del requisito dell’onorabilità;
  • Allegati 2b – dichiarazione sostitutiva relativa al possesso del requisito dell’onorabilità (uno per ogni soggetto indicato nell’allegato 2a);
  • Allegato 3a – elenco dei soggetti da sottoporre a verifica antimafia;
  • Allegati 3b – dichiarazione sostitutiva di certificazione antimafia;
  • copia del documento d’identità del firmatario;
  • attestazione di pagamento della Tassa di concessione governativa per un importo pari a 168 euro.

Se l’impresa impiega veicoli la cui massa a pieno carico è compresa tra 1.5 e 3.5 tonnellate, gli allegati da includere nella domanda sono:

  • Allegato 2a;
  • Allegati 2b;
  • Allegato 3a;
  • Allegato 4 – Dichiarazione del gestore dei trasporti;
  • Certificazione di idoneità finanziaria: può essere rilasciata dal revisore contabile oppure può essere un’attestazione di polizza di assicurazione professionale, un’attestazione rilasciata da una banca, da una compagnia di assicurazione o da un intermediario finanziario;
  • copia del documento d’identità del firmatario
  • attestazione di pagamento della Tassa di concessione governativa per un importo pari a 168 euro.

La medesima documentazione va prodotta anche dalle imprese che intendono svolgere la professione mediante veicoli la cui massa a pieno carico supera le 3.5 tonnellate. Per le cooperative o i consorzi, la dichiarazione del gestore dei trasporti va sostituita dall’elenco delle imprese che fanno parte del consorzio o della cooperativa (Allegato 5).

  • Come ti possono essere utili le aste industriali

Per un’impresa che si occupa di trasporto per conto terzi, poter contare su una flotta di veicoli atti allo scopo è di vitale importanza. Per ottimizzare le risorse, è possibile acquistare mezzi di seconda mano, messi all’asta da aziende e compagnia in dismissione. Il web, in tal senso, offre numerose opportunità che possono essere colte tramite i portali specializzate in aste online come Logic Bid, attraverso il quale è possibile partecipare ad una gara d’asta ed aggiudicarsi il veicolo che più si adatta alle proprie necessità.

La procedura è molto semplice; basta registrarsi sul sito, indicando anche il nome di un’azienda, per poi sfogliare il catalogo delle aste in corso. Una volta fatte tutte le valutazioni del caso, si può formalizzare la propria offerta; quest’ultima deve essere confermata tramite e-mail, altrimenti è possibile che sia stata effettuata in maniera errata o l’importo non sia stato accettato perché inferiore al prezzo di riserva.

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Come accedere ai finanziamenti europei per acquisto macchinari https://www.logicbid.com/blog/come-accedere-finanziamenti-europei-acquisto-macchinari/ Fri, 21 Jun 2019 14:52:41 +0000 https://www.logicbid.com/blog/?p=391 Vediamo quali sono i finanziamenti europei per l’acquisto dei diversi macchinari in maniera tale che la vostra impresa possa essere maggiormente produttiva e in grado di far fronte a tutte le vostre esigenze senza tralasciarne nemmeno una. Vantaggi dei finanziamenti europei I vantaggi dei finanziamenti europei sono diversi tra di loro e i principali comportano il fatto che non si debba investire una parte di capitale proprio per effettuare la suddetta compera. Sarà quindi possibile ...

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Vediamo quali sono i finanziamenti europei per l’acquisto dei diversi macchinari in maniera tale che la vostra impresa possa essere maggiormente produttiva e in grado di far fronte a tutte le vostre esigenze senza tralasciarne nemmeno una.

Vantaggi dei finanziamenti europei

I vantaggi dei finanziamenti europei sono diversi tra di loro e i principali comportano il fatto che non si debba investire una parte di capitale proprio per effettuare la suddetta compera. Sarà quindi possibile far fronte alla procedura di acquisizione dei beni senza richiedere altri prestiti classici, evitando quindi che l’impresa possa andare incontro a una serie di debiti che sono abbastanza elevati e lunghi da estinguere.

Altro pregio è dato dal fatto che questi finanziamenti sono caratterizzati da somme di denaro abbastanza elevate che vi permetteranno quindi di effettuare l’acquisto di diversi macchinari senza troppe complicanze.

Pertanto sfruttare queste somme di denaro rappresenta la scelta migliore che potrete effettuare, dato che i vantaggi che conseguono dalle stesse potranno essere toccati con mano immediatamente da parte vostra.

I finanziamenti più importanti

Il finanziamento maggiormente importante che rientra in questa categoria di prestiti è rappresentato da quello che copre il 100% delle spese per l’acquisto di nuovi macchinari, sia per l’ampliamento della propria impresa che per quanto riguarda la costituzione di una nuova sede produttiva.

In entrambi i casi è possibile notare come questi fondi permettano effettivamente di avere una somma di denaro compresa tra un minimo di 20 mila euro fino a un massimo di 2 milioni di euro, che rappresentano una somma di denaro abbastanza elevata in grado di far fronte a tutte le proprie esigenze senza tralasciarne alcuna.

Altro dettaglio importante che riguarda questo tipo di finanziamento è dato dal fatto che, a potervi accedere, sono tutte le svariate imprese che rientrano nella categoria delle piccole e medie e anche le micro imprese potranno accedere a questo prestito.

Pertanto sarà possibile evitare di dover cercare delle soluzioni alternative che possono essere tutt’altro che vantaggiose per quanto riguarda l’acquisto dei macchinari per migliorare la propria attività produttiva aziendale.

Come accedere ai finanziamenti europei

Per accedere a questo genere di finanziamento sarà necessario semplicemente presentare la domanda agli enti che si occupano di valutare la suddetta in maniera tale che sia possibile conoscere immediatamente l’esito del punteggio attribuito alla propria domanda.

Sarà dunque necessario presentare un progetto che sia completo e in grado di rispondere a tutte le proprie domande, facendo quindi in modo che il finanziamento possa essere conseguito in maniera completa e corretta, senza vedere respinta la propria domanda di acquisto.

Inoltre è di grande importanza sottolineare la tipologia di macchinari che devono essere acquistati e il loro scopo, facendo dunque in modo che lo stesso finanziamento possa essere erogato in maniera corretta e senza dover far fronte a delle situazioni che sono tutt’altro che semplici da affrontare.

In questo modo sarà possibile compilare la domanda relativa al finanziamento in tempistiche assai brevi e completamente corrette, ottenendo il fondo richiesto.

Finanziamenti per acquisto con aste

Non sono presenti dei finanziamenti veri e propri per l’acquisto dei macchinari usati tramite aste, ma questo non significa che il fondo che otterrete non possa essere utilizzato per affrontare la procedura di compera in via telematica.

Al contrario, invece, avrete l’occasione di usufruire di questi fondi particolari proprio sfruttando il web, grazie al quale potrete trovare dei macchinari che si adattano perfettamente a tutte le vostre esigenze.

Ovviamente dovete prendere in considerazione il fatto che, questo genere di procedura, deve essere svolta con estrema cura affinché voi possiate acquistare dei macchinari che possano essere definiti come di prima qualità e che siano in grado di rispondere, in modo adeguato, a tutte le vostre esigenze senza metterne in ombra nemmeno una.

Come funziona e come si sceglie il portale dell’asta

Qualora vogliate acquistare dei macchinari usati sfruttando il web, la soluzione migliore presente è rappresentata da questo portaleLogic Bid, che si comporta in maniera sicura e  piacevole e vi offre l’opportunità di conseguire un risultato finale di prima qualità.

Potrete, di conseguenza, avere l’occasione di ottenere un ottimo risultato visto che ogni procedura è legale e il sito vi permette di effettuare l’acquisto dei macchinari senza rischiare di andare incontro a complicanze di ogni genere.

L’acquisto dei macchinari usati tramite asta può avvenire in due modi totalmente differenti tra di loro, ovvero mediante asta con busta chiusa, dove solo l’offerta migliore senza concorso potrà acquistare quel bene aziendale, oppure mediante asta classica, dove ogni acquirente rialza il prezzo di quel bene.

Pertanto le procedure che permettono di effettuare tale tipologia di azione sono differenti ma entrambe sicure se, appunto, decidete di acquistare i macchinari aziendali usati sfruttando questo sito web dove potrete trovarne di diverse tipologie.

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Quali sono i requisiti e come partecipare al bando Inail per l’acquisto dei macchinari https://www.logicbid.com/blog/bando-inail-macchinari-requisiti/ Fri, 24 May 2019 07:35:20 +0000 https://www.logicbid.com/blog/?p=357 Analizziamo il nuovo bando INAIL per l’acquisto di macchinari, rivolto a una particolare categoria di imprese che, sfruttando questo genere di finanziamento, potranno raggiungere degli obiettivi ben precisi senza dover ricorrere a prestiti di svariato tipo che possono essere complessi da ottenere e restituire. A chi si rivolge questo bando Il nuovo bando INAIL, conosciuto anche col nome ISI, è dedicato principalmente a tutte quelle ditte che operano nel settore agricolo e che vogliono fare ...

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Analizziamo il nuovo bando INAIL per l’acquisto di macchinari, rivolto a una particolare categoria di imprese che, sfruttando questo genere di finanziamento, potranno raggiungere degli obiettivi ben precisi senza dover ricorrere a prestiti di svariato tipo che possono essere complessi da ottenere e restituire.

A chi si rivolge questo bando

Il nuovo bando INAIL, conosciuto anche col nome ISI, è dedicato principalmente a tutte quelle ditte che operano nel settore agricolo e che vogliono fare in modo che la produttività possa essere migliorata, con tanto di riduzione dell’emissione di elementi inquinanti per l’ambiente.

Il bando, che mette complessivamente 45 milioni di euro per le imprese, permetterà alle stesse di ottenere questo obiettivo in tempistiche medie grazie alle quali è possibile avere l’occasione di raggiungere un miglioramento costante che andrà a beneficiare alla propria ditta.

Pertanto si tratta di un nuovo bando che le imprese devono tenere in considerazione qualora vogliano effettivamente dimostrarsi in grado di essere produttive e soprattutto evitare ogni genere di complicazione dovuta dall’inquinamento atmosferico.

Le imprese che possono partecipare al bando ISI

Le imprese che possono partecipare a questo bando sono tutte quelle, comprese anche le ditte nominali, che sono iscritte presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Tali imprese rientrano nella categoria del primo gruppo alle quali viene dedicato il bando. Nel secondo, invece, vi sono le imprese no profit che operano principalmente nel settore agricolo e quelle a rischio movimentazione.

Pertanto occorre prestare attenzione alla tipologia di domanda che deve essere inviata, in maniera tale che questa possa essere presa in considerazione da parte dell’INAIL e non nascano delle situazioni dove, a causa di un semplice errore dettato dalla fretta, la stessa domanda possa venire scartata in quanto l’impresa che richiede i vari fondi non rispecchia perfettamente il requisito principale di ammissione, ovvero la categoria dell’azienda stessa, dettaglio molto importante da ricordarsi.

I fondi disponibili del bando Inail per acquisto macchinari

Particolare attenzione per quanto riguarda la disponibilità relativa alla somma di denaro per il bando.

In questo caso è bene sottolineare come questo sia pari a 130 mila euro per ogni singola azienda che rispetterà i vari requisiti prima citati.

Ovviamente il bando potrà essere sfruttato dalle imprese per un solo progetto, pertanto è bene ricordarsi come questo deve essere ben strutturato nonché il principale per il quale si inoltra tale domanda.

Altra caratteristica fondamentale consiste nel fatto che il bando Inail 2019 permette di finanziare fino al 65% del progetto per il raggiungimento del tetto massimo previsto.

Questo significa che il bando permette a un’impresa che partecipa allo stesso e che intende finanziare l’acquisto di nuovi macchinari per una spesa totale di 100 mila euro, di ottenere un fondo pari a 65 mila euro mentre, qualora la spesa fosse stata pari al triplo, ovvero 300 mila euro, la somma di denaro massima che verrà erogata dall’Inail non supererà quell’importo globale dedicato a ogni impresa, quindi 130 mila euro.

Si tratta di dettagli che devono essere analizzati con cura e soprattutto tenuti bene a mente in maniera tale da prevenire ogni genere di errore e fare in modo che la domanda venga inoltrata con grande cura.

Come si deve procedere per presentare la domanda

Le imprese che intendono partecipare a questo bando devono svolgere una serie di passaggi che non richiedono molto tempo ma che devono essere svolte con estrema cura.
Per prima cosa è bene tenere in considerazione quelle che sono le diverse tempistiche di consegna della stessa domanda, affinché sia possibile evitare di inviarla dopo il termine di scadenza previsto per il mese di maggio 2019.

Una volta che si visualizza la data di apertura e scadenza del bando, occorrerà semplicemente provvedere alla realizzazione del progetto che si intende realizzare per poi effettuare la registrazione al portale INAIL e richiedere il codice di identificazione e ammissione allo stesso progetto.

Questo consente di contraddistinguere la domanda della propria impresa da tutte le altre che prenderanno parte al bando Inail per acquisto macchinari 2019.
Una volta che il codice viene ottenuto, sarà necessario inviare telematicamente la domanda scaricata dal portale e adeguatamente compilata con tutte le informazioni: in essa è necessario inserire anche il codice identificativo prima citato affinché sia possibile prevenire imprecisioni di ogni genere.

Terminata anche questa fase occorre inviare tutte le differenti documentazioni relative al progetto che si intende realizzare sfruttando questo finanziamento.
Procedendo in questo modo sarà dunque possibile avere l’opportunità di vedere accolta la propria domanda senza che possano esserci delle grosse complicazioni oppure dover fronteggiare la respinta della stessa.

Una volta che la domanda viene accettata bisogna attendere le tempistiche di erogazione previste dall’INAIL per ottenere appunto questo finanziamento per l’acquisto dei nuovi macchinari industriali.

Il bando darà la possibilità di partecipare ad aste e non solo. Sul sito Logic Bid si possono trovare delle ottime occasioni nella sezione dedicata alle aste.

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Breve guida per acquistare macchinari industriali usati https://www.logicbid.com/blog/come-acquistare-macchinari-usati/ https://www.logicbid.com/blog/come-acquistare-macchinari-usati/#respond Fri, 10 May 2019 15:17:05 +0000 https://www.logicbid.com/blog/?p=277 Acquistare i macchinari usati potrebbe essere una delle soluzioni che voi potreste adottare per la vostra impresa e che vi consente di raggiungere determinati obiettivi. Vediamo ora come dovete procedere per fare in modo che la compera che effettuerete possa essere perfetta e che l’acquisto macchinari usati non si riveli essere un investimento tutt’altro che ottimale. Perché acquistare macchinari usati Partiamo con l’analizzare questo primo quesito, ovvero perché voi dovreste procedere con l’acquisto di macchinari ...

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Acquistare i macchinari usati potrebbe essere una delle soluzioni che voi potreste adottare per la vostra impresa e che vi consente di raggiungere determinati obiettivi. Vediamo ora come dovete procedere per fare in modo che la compera che effettuerete possa essere perfetta e che l’acquisto macchinari usati non si riveli essere un investimento tutt’altro che ottimale.

Perché acquistare macchinari usati

Partiamo con l’analizzare questo primo quesito, ovvero perché voi dovreste procedere con l’acquisto di macchinari usati.

Le risposte in merito sono molteplici e tra di esse vi è il risparmio economico: un macchinario usato, infatti, vi verrà a costare almeno la metà rispetto a uno nuovo mai sfruttato e se la vostra azienda ne deve comprare in grandi quantità, il fattore risparmio economico rappresenta un buon punto da valutare.

Supponete che avete a disposizione un budget aziendale da 100 mila euro e che vi servono 3 macchinari usati: se puntate a quelli nuovi probabilmente ne potreste acquisire solamente due, lasciando magari scoperto un settore particolare della vostra impresa che magari necessita di questo genere di strumento.

Con l’acquisto dell’usato, che deve essere sicuro e che poi andiamo ad analizzare nel dettaglio sul fronte scelta, voi potrete portare a termine questo particolare obiettivo, ovvero riuscire a comprare la quantità di strumentazioni che vi serve per rendere attiva e produttiva la vostra impresa.

Di conseguenza dovete puntare con precisione sul fattore economico senza però tralasciare anche quello relativo all’esperienza d’utilizzo vissuta da parte del precedente proprietario.
L’acquisto macchinari industriali usati, infatti, vi permette di conoscere anche le sensazioni e l’esperienza vissuta dal precedente proprietario, che magari ha deciso di vendere quello strumento in quanto lo stesso, dopo un certo lasso di tempo, non è stato in grado di soddisfare tutte le aspettative oppure deve essere sostituito in quanto la produttività deve essere migliorata.

Acquistare un usato vi permette anche di capire meglio se quello strumento si adatta alle vostre esigenze oppure no, proprio in base al tipo di esperienza vissuto dal precedente proprietario che vi illustrerà senza alcun timore sia i pregi che i difetti che possono caratterizzare quello strumento.

Proprio in base alle sue parole potrete effettivamente avere l’occasione di effettuare una buona scelta: se il macchinario che vi serve e che avete selezionato produce 40 unità all’ora e a voi ve ne serve uno da 30 che sia semplice da sfruttare, potrete concludere l’affare per comprare quello strumento a patto che questo sia effettivamente semplice da sfruttare.

Pertanto acquistare uno strumento usato si presenta con pregi molto facili da toccare con mano e che voi potrete sfruttare senza alcuna perdita di tempo.

Come scegliere il macchinario usato

La scelta del macchinario usato deve essere svolta prendendo alcuni parametri importanti come:

stato del macchinario, il quale deve essere il più vicino alla classe perfetto, ovvero questo deve essere riportato alle condizioni di fabbrica sia esteticamente che nelle sue funzioni, dato che un macchinario pulito ma che magari non permette di sfruttare una sua funzione non può essere definito come strumento da considerare;

qualità della produzione, ovvero dovete necessariamente valutare se quel macchinario è operativo, quanto produce e soprattutto il risultato finale che vi permette di conseguire;

semplicità di utilizzo, ovvero è necessario capire se quel macchinario richiede specifiche particolari oppure se potrà essere adoperato da ogni singolo addetto senza grosse complicanze;

resistenza all’usura e tempo residuo di longevità, cioè dovete capire quanto potrebbe durare quel macchinario se utilizzato a pieno regime, affinché voi possiate evitare una nuova compera in tempistiche ristrette;

valutare la manutenzione che richiede questo macchinario, affinché si possa effettuare una scelta ottimale per la propria impresa.

Tutti questi altri parametri sono quelli che devono essere analizzati nel momento in cui si deve sfruttare la vendita macchinari industriali usati proposta dai proprietari di questo strumento e riportare tutte le caratteristiche dello stesso strumento alle proprie esigenze, affinché sia possibile scegliere quel macchinario che risponde a tutte le proprie esigenze senza alcuna esclusione.

Come acquistare macchinari industriali usati

Per quanto riguarda l’acquisto dei macchinari usati, voi potete sfruttare ben due tipologie di soluzioni, ovvero recarvi direttamente presso il proprietario oppure sfruttare il web.
Nel primo caso, dopo aver analizzato l’offerta di un macchinario industriale usato e messo in vendita, potrete organizzare un appuntamento grazie al quale avrete l’occasione di visualizzare lo stesso macchinario e rimuovere dalla vostra mente ogni singolo dubbio in merito alla qualità dello stesso.
Il vostro obiettivo sarà quello di porre tutte le domande in merito e allo stesso tempo fare in modo che questo possa anche essere messo in funzione per valutare se quella funzione risponde alle vostre domande oppure se dovete puntare su altre tipologie di strumenti.

In alternativa, online, potrete siti come Logic Bid per ottenere altre informazioni in modo tale che voi possiate rimuovere ogni singolo dubbio dalla vostra mente.

Inoltre, sfruttando il web, potrete anche mettervi d’accordo per la spedizione e le spese aggiuntive che riguardano l’acquisto dei macchinari usati, che deve essere concluso possibilmente in tempistiche assai brevi e senza grosse complicanze.

Pertanto le prime opzioni per acquistare i macchinari usati sono semplici da sfruttare e in grado di rispondere perfettamente a tutte le vostre esigenze senza tralasciarne nemmeno una.

Come partecipare all’asta online di macchinari usati

In alternativa potrete decidere di partecipare alla vendita macchinari industriali usati tramite asta online, svolta a causa di svendita o restauro delle imprese.
Per partecipare ad un’asta potete rivolgervi a Logicbid, portale sicuro e che vi permette di procedere con lo svolgimento delle diverse procedure senza incorrere in situazioni future complesse.
Altro tipo di dettaglio consiste nel fatto che può farvi da tramite con il venditore.

Dopo aver valutato la convenienza di un’offerta e di un prodotto, potrete registrarvi al portale e successivamente effettuare la vostra offerta, in maniera tale che possiate acquistare quello strumento a buon prezzo grazie alla vostra offerta.

Ecco quindi come dovete procedere per effettuare l’acquisto di un macchinario usato che potrà essere sfruttato per la vostra impresa, grazie ai quali questa tornerà a essere completamente produttiva e in grado di rispecchiare ottimamente a tutte le esigenze della vostra azienda senza limiti particolari.

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